La Advertising Standards Authority (ASA) ha censurato una clip di Gary Neville, definendola “irresponsabile” e indirizzata anche a un pubblico di minorenni. L’ASA ha sottolineato che Neville continua ad avere un forte fascino per i minori di 18 anni, considerando i numerosi follower minorenni che ha sui suoi profili Instagram e Twitter. La decisione censoria è stata contestata dalla Sky Bet, che ha evidenziato come la clip fosse stata realizzata con tono e contenuti tipici di un pubblico adulto.
La Advertising Standards Authority interviene
La Advertising Standards Authority (ASA) ha preso posizione censurando una clip di Gary Neville, definendola “irresponsabile” e rivolta anche a un pubblico di minorenni. L’organizzazione ha evidenziato il fatto che Neville continua ad avere un forte fascino per i minori di 18 anni, considerando i numerosi follower minorenni che ha sui suoi profili Instagram e Twitter.
La reazione della Sky Bet
La decisione censoria della Advertising Standards Authority è stata contestata dalla Sky Bet, che ha sottolineato come la clip fosse stata realizzata con tono e contenuti tipici di un pubblico adulto. Secondo l’azienda, la clip non era indirizzata ai minori e non avrebbe dovuto essere censurata.
Il richiamo alla responsabilità di Neville
La Advertising Standards Authority ha richiamato Neville alla responsabilità per il suo forte fascino sui minori di 18 anni. L’organizzazione ha fatto riferimento ai 135mila follower minorenni che l’ex terzino dell’Inghilterra conta sui suoi profili Instagram e Twitter, sottolineando la necessità di evitare contenuti inappropriati per un pubblico giovane.
La controversia sulla clip censurata
La censura della clip di Gary Neville ha suscitato una controversia tra la Advertising Standards Authority e la Sky Bet. Mentre l’ASA ha ritenuto la clip “irresponsabile” e adatta anche a un pubblico di minorenni, la Sky Bet ha difeso il tono e i contenuti della clip, sostenendo che fossero rivolti a un pubblico adulto.
Conclusioni
La censura della clip di Gary Neville da parte della Advertising Standards Authority ha sollevato interrogativi sulla responsabilità dei personaggi pubblici nel creare contenuti adatti a un pubblico giovane. La controversia tra l’ASA e la Sky Bet evidenzia la necessità di trovare un equilibrio tra la libertà di espressione e la tutela dei minori.