La serie “Everybody Loves Diamonds” si inserisce nel filone delle originali di Prime Video per l’Italia, caratterizzate dalla ricerca di un gusto da commedia e da titoli in lingua inglese. Tuttavia, nonostante l’ambizione di stravolgere il genere con un tono surreale, le 8 puntate della serie sembrano essere uno sforzo produttivo che non ha portato al risultato sperato.
La trama, che cerca di assomigliare a “Ocean’s Eleven”, si trasforma invece in una stanca commedia all’italiana, con l’uso dello straniero come caratterista e un personaggio sopra le righe che sembra provenire dalla periferia del mondo.
Purtroppo, con il passare delle puntate, “Everybody Loves Diamonds” non riesce a far ridere né sorridere, mancando l’obiettivo di essere una commedia. Le soluzioni per l’heist sembrano tirate per i capelli e poco coerenti con quanto visto precedentemente, rompendo il patto di credibilità con lo spettatore.
Kim Rossi Stuart, nel ruolo del gioielliere Leonardo, funziona solo quando interpreta il personaggio in modo impeccabile e in inglese, mentre risulta finto e forzato quando cerca di essere più naturale. Questo problema contagia anche gli altri attori, con l’uso casuale e poco coerente del dialetto.
Nonostante ciò, “Everybody Loves Diamonds” presenta una sceneggiatura ben strutturata, una fotografia di ottimo livello e ricostruzioni curate, come ci si aspetta da Wildiside. Tuttavia, sembra che qualcuno sia intervenuto per renderla poco più di una fiction Rai o Mediaset, poco adatta a una piattaforma di streaming internazionale.
La serie potrebbe essere definita una produzione per la generazione X, con protagonisti che cadono nelle stesse ingenuità della serie stessa. Tutto risulta troppo caricaturale, come nelle commedie degli anni ’80 e ’90. Nonostante le promesse iniziali, “Everybody Loves Diamonds” non riesce a mantenere le aspettative e con il passare delle puntate si avverte un senso di inadeguatezza rispetto alla serialità contemporanea. In definitiva, un’occasione mancata.