Peggiori oli da comprare al supermercato: ecco le marche da evitare

Gli oli extravergine che sonno collocati in ordine a seconda della qualità, nel tentativo di comprendere quali siano i migliori. La nota rivista di Altro Consumo, in uno dei suoi regolari test destinati ai prodotti alimentari in vendita nei negozi e nei supermarket italiani.

Grazie a questa rivista e al parere degli assaggiatori reclutati dal portale dedicato alla difesa dei diritti degli effettivi consumatori e sono stati ritrovati difetti che si legano poi alle qualità organolettica che ne frenerebbero la classificazione come extravergine. Vanno però delimitate due cose: tale presunta inefficace aderenza alla normativa europea che identifica gli oli extravergine non raffigura un problema dal punto di vista della sicurezza.

In seconda battuta, però, è adeguato dire che la prova d’assaggio fatta e realizzata da Altro Consumo non è confrontabile. Parliamo, difatti, di una prova obbligatoria e raccolta dalla legge, fatta da esperti secondo modalità circoscritte tramite un effettivo standard.

Peggiori oli da comprare al supermercato: ecco le marche da evitare

Nella prova realizzata da Altro Consumo è stata effettuata una serie di analisi in laboratorio, per verificare il rispetto dei parametri chimici attesi dalla legge. È stata realizzata l’analisi spettrofotometrica, che consente di accertare la possibile presenza di oli conseguiti con solventi e la verifica della composizione in acidi grassi e steroli, che può servire a indicare il supplemento di oli di altro tipo.

Pertanto, tutti e 30 gli oli che sono stati poi effettivamente analizzati, sono risultati adatti. Un’altra qualità valutata è stata l’acidità, che nei prodotti esaminati varia tra lo 0,1% e lo 0,3%. Anche in tale caso tutti gli oli sono stati promossi, con pareri fra buono e ottimo. Nella norma anche il cospetto di pesticidi: sono stati rinvenuti minimi resti di fitofarmaci in 11 campioni, tutti considerevolmente al di sotto del limite di legge.

Ottima per tutti anche la valutazione sui criteri di conservazione. Adesso andremo a vedere subito quali sono le peggiori marche di olio extravergine ritenute nocive per la salute stando alla ricerca tedesca. Prima si doveva fare una premessa: al test sono stati assoggettati prodotti venduti sul mercato tedesco, non italiano. Cominciamo dal basso della classifica, cioè dal quarto gradino delle minori marche in commercio.

Qui possiamo ritrovare l’olio extravergine Casolare Bio Farchioni di cui se ne scoraggia l’acquisto per la presenza, oltre i limiti presatbiliti, di sostanze IPA, MOAH e oli minerali. Infine, poi, medesimo di scorso per l’olio Dennree, prodotto sempre di marca Farchioni, da evitare anche tale per la presenza molto cospicua di oli minerali.

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