Che disturbo mentale ha Oliver in Saltburn?

Il personaggio di Oliver, interpretato da Barry Keoghan nel film “Nella mente di Oliver in Saltburn”, presenta comportamenti chiaramente patologici che suscitano curiosità sui disturbi mentali che lo affliggono. Nel corso della storia, Oliver si rivela progressivamente, mostrando diverse sfaccettature della sua personalità e permettendo agli spettatori di esplorare più a fondo la sua psiche.

Inizialmente, a Oxford, Oliver si presenta come una persona amichevole, sebbene possa sembrare un po’ introverso. Tuttavia, una volta inserito nell’insolita atmosfera di Saltburn su invito di Felix, erede dell’aristocratica famiglia Catton, Oliver rivela la sua vera natura ossessiva e manipolatrice, interagendo con i Catton. Il suo piano per assumere il controllo di Saltburn e della fortuna dei Catton diventa evidente, e non esita a causare distruzione per raggiungere il suo obiettivo.

Durante tutto il film, l’inclinazione di Oliver verso azioni sociopatiche è evidente, specialmente quando il suo lato più oscuro prende il sopravvento. Questo comportamento manipolatore e violento, unito a una generale volatilità emotiva, fa sorgere spontaneamente interrogativi sul suo stato mentale. Oliver mostra un’assenza di senso di colpa per le sue azioni, come dimostra la scena finale del ballo, dove giustifica tutto ciò che ha fatto nella sua mente.

Esaminando complessivamente il comportamento di Oliver, emergono chiare tendenze al controllo e alla manipolazione costante, tanto da apparire un personaggio diverso a seconda dei momenti della storia. La sua tendenza alla violenza si conclude con numerose morti, segno caratteristico del Disturbo della Personalità Antisociale, comunemente associato alla sociopatia.

La confessione di Oliver alla fine del film, in cui mette a nudo le sue azioni, i motivi e i sentimenti, fornisce ulteriori informazioni sulla sua psiche. È evidente che Oliver è disposto a fare di tutto per raggiungere il suo obiettivo e che la verità venuta a galla lo ha spinto a compiere l’omicidio come unica opzione rimasta. La sua mancanza di senso di colpa e la capacità di giustificare tutte le sue azioni nella sua mente confermano ulteriormente il suo disturbo mentale.

In conclusione, Oliver nel film “Nella mente di Oliver in Saltburn” presenta chiari segni di un Disturbo della Personalità Antisociale, caratterizzato da tendenze al controllo, alla manipolazione e alla violenza. Il suo comportamento patologico, combinato con la sua mancanza di senso di colpa, lo rende un personaggio intrigante e disturbante.

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