Gli spinaci contengono davvero così tanto ferro? Ecco la verità

Conosciutissimi soprattutto per la loro enorme diffusione “mediatica” anche grazie al famoso personaggio di Braccio di Ferro (Popeye in lingua originale) che fa ricorso costantemente agli spinaci, che risultano effettivamente essere molto utili essendo molto ricchi di sali minerali e vitamine, estremamente utile anche per una dieta equilibrata, ed anche per il ruolo di Braccio di Ferro, siamo portati a considerare proprio gli spinaci come un alimento “must have” se vogliamo fare ricorso al ferro, che è essenziale per il trasporto dell’ossigeno (ma non solo) nell’organismo. Ma gli spinaci contengono così tanto ferro?

E soprattutto, è sufficiente una porzione al giorno di questo vegetale per soddisfare il fabbisogno giornaliero?

In realtà, no in entrambi i casi , anche se gli spinaci ne contengono in ottime quantità, il primato non è degli spinaci.

Gli spinaci contengono davvero così tanto ferro? Ecco la verità

Gli spinaci contengono davvero così tanto ferro? Ecco la verità

Il ruolo principale del ferro è quello del fornire ossigeno a tutti i tessuti ed organi grazie alla funzione dell’emoglobina, che si occupa proprio di questo e della mioglobina che fa lo stesso ai muscoli. Gli spinaci cotti, nella misura di 100 grammi contengono circa 2,7 mg di ferro, una quantità decisamente buona ma non assolutamente “pari” a quella di altri cibi.

Infatti a parità di peso altri elementi che contengono molto più ferro sono ad esempio il Timo che supera i 130 mg per etto, ma anche la maggiorana, il prezzemolo, l’Origano , il cumino, pomodori secchi, fagioli ed in generale moltissimi legumi e frutta a guscio. Gli spinaci quindi non sono neanche nella “top 10” ma sono comunque utilissimi per acquisire oltre al ferro numerosi altri sali minerali, ed è sensibilmente più facile consumare 100 grammi di spinaci rispetto ad altre verdure menzionate.

L’alimento di origine animale che ne contiene di più è la milza ed in generale le frattaglie, seguono varie tipologie di frutti di mare come le vongole oltre che banalmente la carne, in particolare quella di bovino. Un fabbisogno medio giornaliero di ferro per un uomo adulto è sui 10 mg, che però quasi raddoppia per le donne durante la gravidanza, ricordando anche che il nostro organismo non può “produrlo” quindi deve assimilarlo dal cibo o dall’integrazione. La quasi totalità del ferro contenuto nei vegetali inoltre è di tipo non EME, quindi c’è bisogno di un quantitativo maggiore in termini di peso per essere ugualmente utile nell’apporto di ferro.

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