Anguria: ecco la guida per scegliere le migliori

Sebbene l’estate sia ancora lontana, oggi andremo a vedere quali metodi bisogna utilizzare per scegliere un’anguria perfetta che è uno dei frutti più dissetanti e pieni di proprietà davvero considerevoli per la nostra salute.

Importantissimo, però, saper prediligere i frutti più adeguati. Il pericolo è di acquistare un frutto ancora acerbo, e pertanto senza gusto, oppure troppo maturo, e non più adeguato a essere portato in tavola.

Anguria: ecco la guida per scegliere le migliori

Per andare a scegliere un’anguria perfetta bisogna stare attenti al tocco delle dita al colore. L’anguria ha un contenuto parecchio elevato di vitamine, e molto basso di calorie. E’ un frutto perfetto per una dieta dimagrante.

Ma i suoi benefici di dirigono poi in differenti direzioni: è un frutto diuretico, depurativo, suggerito nel momento in cui ci si sente con le gambe stanche. Ventila, e sostiene bene anche il cuore e le ossa. Per prediligere una buona anguria uno dei criteri di giudizio più rilevanti per avere la sicurezza della giusta maturazione, è la macchia d’appoggio.

Una chiazza che si forma sulla buccia dell’anguria, più precisamente nella parte del frutto più a contatto con il terreno e meno esibita ai raggi del sole. Più la chiazza è appannata, più l’anguria è matura e gustosa. Se all’opposto la macchia è chiara, l’anguria è ancora acerba. Cercate sempre poi di appurare in ogni caso l’aspetto esterno, il frutto deve essere compatto, simmetrico e senza ammaccature o “cicatrici”; soppesatela, perché i cocomeri maturi posseggono più acqua e di conseguenza sono più pesanti.

Cercate il punto dove posava sul terreno nel corso della maturazione: deve essere di un colore giallo crema, mentre se è bianco o verdastro vuol dire che verosimilmente è stata raccolta troppo presto e di conseguenzanon è abbastanza maturo. Un altro grande metodo è quello di bussare delicatamente sulla sua buccia con una mano stretta a pugno.

Se avrete un suono sordo, allora il vostro melone sarà ben stagionato. Se l’anguria poi emana un profumo dolce, allora è maturo. Via libera alla compera se notate che il picciolo non èsecco, ma morbido e con la tendenza a staccarsi comodamente. La cosa importante per davvero è che la superficie non sia deformatae abbia una sua omogeneità.

Ciò vuol dire che la polpa, all’interno, si è tenuta integra. Infine, l’anguria con il suo grande apporto di gusto e di vitamine non va sprecata in nessuna parte. Tutte le parti dell’anguria sono usufruibili: dalla polpa, ovviamente, alla buccia ed ai semi.

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