Se soffri di reflusso, non fare questi errori: ecco di cosa si tratta

Oggi andremo a parlare assieme di reflusso esofageo e di errori da non fare se si vuole evitare di aggravare il disturbo. Sono tante difatti le persone nel mondo che sono afflitte da reflusso gastroesofageo, un disturbo che si presenta nell’istante in cui il corpo ci segnala specificati sintomi.

Nello specifico, i succhi gastrici vanno in contatto con il muro dell’esofago ed è qui che si riscontra quello che chiamiamo bruciore di stomaco. È una seccatura realmente tanto brutto, siccome ci si sente come risalire il cibo fino in gola, a volte causando una sorta di tosse, e si percepisce una sensazione come se lo stomaco andasse in fiamme, il che determina anche un certo disagio.

Ciò accade, nella gran parte dei casi, nel corso della giornata e specialmente dopo i pasti. Se però si parla di un qualche cosa che inizia ad accadere in modo più assiduo del normale, e che permane a lungo, allora si sfocia in un altro campo, ovvero si può parlare di patologia. Ora andremo a vedere quali sono i sintomi che determinano che stiamo patendo di reflusso.

Se soffri di reflusso, non fare questi errori: ecco di cosa si tratta

Prima di tutto bruciore di stomaco, rigurgiti gastrici, male al torace, voltastomaco, singhiozzo. Nell’istante in cui si hanno tali sintomi, è importante cagionare una rivoluzione nel proprio stile di vita.

Capita, a volte, dopo aver mangiato specificati cibi, di sentire un fastidioso bruciore di stomaco, imposto al reflusso gastroesofageo. Quasi sempre e volentieri, ciòaccade a seguito di una successione di errori che facciamo e che dovremmo, all’opposto, in ogni caso evitare. Il primo errore in assoluto è quello di provare ad osservare una dieta iper calorica, cioè di mangiare parecchio di più di quello che si è capaci di bruciare.

In tale modo, difatti, i sintomi del reflusso peggiorano risolutivamente. In secondo luogo, è in ogni caso da evitare il consumo ripetuto di prodotti derivati dal latte, come, per l’appunto, i latticini. I prodotti lattiero caseari, difatti, spingono la produzione di gastrina, cioè dell’acido gastrico, che genera i sintomi del reflusso stesso. Andrebbero, infine, scansati tutti quei prodotti eccessivamente pieni di sale e di nitrati.

Tali, infatti, bloccando i liquidi, frenano in maniera rilevante lo svuotamento gastrico. Parliamo di cibi come salumi, insaccati, o in generale tutti quei prodotti esageratamente processati, che si caratterizzano per grandi misure di sale.

Non è stata mai comprovato, invece, nessun tipo di rapporto tra una dieta piena di grassi e il reflusso gastroesofageo.

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