Dario D’Ambrosi: età, teatro patologico, moglie, figli

Dario D’Ambrosi è uno dei più grandi artisti del teatro di avanguardia italiano, e quindi un attore e regista di grandissimo successo. Lui oggi, domenica 21 gennaio 2024, sarà protagonista del pomeriggio di Rai Uno in quanto ospite a Da noi a ruota libera, il programma condotto da Francesca Fialdini.

Scopriamo qui qualcosa in più su di lui, sulla sua carriera e sul suo progetto del “Teatro patologico”.

Dario D’Ambrosi, chi è?

Dario D’Ambrosi nasce a San Giuliano Milanese, in provincia di Milano, il 15 aprile 1958, ha quasi 66 anni ed è del segno zodiacale dell’Ariete.  Lui è un attore e regista italiano di grande successo, ma prima ha giocato a livello professionistico nel Milan e solo per amore di una ragazza ha lasciato il calcio.

Successivamente ha mostrato dapprima un grande interesse per la recitazione e poi per le malattia mentali, tanto da farsi internare per tre mesi nell’Istituto Psichiatrico Paolo Pini di Milano, per studiare i comportamenti dei degenti. Proprio da qui nasce l’idea del Teatro Patologico, una forma di teatro particolarmente interessato alle persone con problemi mentali, affinché vengano sollecitato ad esprimersi attraverso la recitazione. Lui è un avanguardista, ed ha creato un nuovo modo di intendere il teatro.

Il suo Teatro Patologico ha aperto le strade all’esplorazione del pensiero e del comportamento umano. Un aspetto da non sottovalutare nell’arte del teatro.

Il successo per Dario D’Ambrosi arriva nel 2010 quando partecipa alla serie televisiva Romanzo Criminale, dove recita nel ruolo dell’ispettore Canton. Nel 2004 appare nel fil La passione di Cristo, per la regia di Mel Gibson.

Oggi sarà ospite a Da noi a ruota libera, dove racconterà la sua idea di teatro ed il suo impegno accanto ai pazienti con malattie mentali.

La vita privata dell’attore

Dario D’Ambrosi è un uomo molto riservato ed infatti non abbia alcuna notizia sulla sua vita privata. Non sappiamo se è sposato e se abbia dei figli, proprio perché lui mantiene separata la sua vita lavorativa da quella privata.

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